Classe 1987, Sara Errani, vive oggi il sogno di una vita. Il sogno di chi, presa una racchetta in mano a 5 anni, non smette di allenarsi colpo sul colpo, scatto su scatto, battendo prima dell’avversario se stessa. La finale contro la Sharapova è la dimostrazione di come i limiti, ad esempio l’altezza (Sara è alta solo 1 e 64) possono essere superati.
La Errani a 25 anni arriva a disputare la sua prima finale di uno slam singolare e ci arriva dopo aver vissuto una carriera da professionista, iniziata nel 2002, sempre alle spalle delle sorelle del tennis italiano, Schiavone e Pennetta. Le due che fino a ieri avevano conseguito i maggiori risultati nel tennis italiano non hanno giocato un grande torneo, e oggi è lei a conquistarsi la scena. Con la finale ottenuta battendo la Stosur l’atleta bolognese entra nella top ten mondiale e diventa la nuova numero uno d’Italia.
TRIONFO NEL DOPPIO- Per Sara questo Roland Garros non è solo il torneo singolare; dopo il successo al Foro Italico di poche settimane fa nel doppio con Roberta Vinci, ieri, sempre con la Vinci, è arrivata anche la vittoria nel doppio dell’Open Francese. La coppia ora punta dritto a Londra, alla ricerca della medaglia d’oro olimpica. Per la Errani però Londra è ancora lontana: c’è da affrontare la Sharapova, l’ultima di tante avversarie affrontate e battute in queste due incredibili settimane. L’appuntamento con l’atto conclusivo del torneo è alle 15 di questo pomeriggio… quando per il terzo anno di fila il tricolore verde, bianco e rosso sventolerà sul Philippe Chatrier, teatro dell’incontro.
IL PERCORSO- Sara proverà a essere la seconda donna a trionfare nello slam parigino, e il quarto azzurro di sempre dopo Pietrangeli, Panatta e Schiavone. La sfida contro la campionessa siberiana sembra fuori portata, ma le vittorie contro Casey Dellacqua, Melanie Oudin, Ana Ivanović, Svetlana Kuznecova, Angelique Kerber e Samantha Stosur hanno dato alla Errani la convinzione di poter lottare contro le giocatrici più forti. Certo la Sharapova è la nuovo numero uno del Mondo ma arrivati a questo punto sognare non costa nulla.
Forza Sara!
foto: Alcuni diritti riservati a robbiesaurus
Cristiano Checchi